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Cosa impareremo dall’isolamento imposto dal Covid-19?

  • Immagine del redattore: Roberta Mazza
    Roberta Mazza
  • 15 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi, 2 aprile 2020, osservo la mia città, Brignano e la ritrovo isolata, vuota, spenta, silente. Nessuno passeggia per le vie, poche auto sfrecciano sulla strada. Solo i lampioni, ancora accesi, sembrano donarci una piccola speranza con la loro luce calda. Siamo in un momento storico in cui la nostra vita è in stallo. Sino a un mese fa, la mia vita mi ha regalato momenti allegri, felici: mi sono laureata, ho sostenuto i primi colloqui di lavoro, ho festeggiato con gli amici più cari la fine del mio percorso di studi. Ero pronta a inaugurare una nuova vita. Poi, l’orizzonte è cambiato e tutti noi abbiamo dovuto prendere provvedimenti drastici, costretti a vivere in un clima di terrore, spesso soli nelle nostre case, presi dalla preoccupazione per le persone a cui vogliamo bene. Cosa ci insegnerà questa esperienza? Personalmente, spero che questo periodo di isolamento ci insegnerà a rallentare le nostre vite, così caotiche, così frenetiche. Ora, abbiamo tutto il tempo necessario per comprendere al meglio le nostre priorità e per renderci conto che, spesso, involontariamente e più di una volta, abbiamo dato per scontato qualcuno o qualcuna. Spero che questa esperienza allarghi il nostro orizzonte oltre il nostro orticello, ponendo all’altro la mano in caso di bisogno e dimostrandogli solidarietà. Spero anche che ci insegni che siamo noi i protagonisti delle nostre vite e che il tempo è poco, la vita imprevedibile. D’altra parte, il Covid-19 ha infettato anche le nostre menti: è un’arma che potrebbe accentuare la distanza nei confronti dell’altro, anziché accorciarla, in una società che spesso si è rivelata egocentrica ed egoista. È una pandemia subdola, perché genera paura, diffidenza, rabbia, disperazione. Ciò che spero col cuore è che questa tragedia mondiale ci aiuti a riflettere su ciò che è futile e superfluo e su ciò che è necessario e ci sta a cuore. Per il bene di tutti. Ricordiamoci, però, e ricordiamolo bene, che il tempo cura le ferite, ma cancella anche molti insegnamenti. Spetta a noi far tesoro di questo periodo drammatico, senza adottare atteggiamenti egoistici e malfidenti, ma uno che ci aiuti a ricominciare in modo inaspettato e più solidale.


 
 
 

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Euphoria

Roberta Mazza. 

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